Venerdi Gnocolar 2017
Non molti sanno che la più antica Maschera d’Europa di cui si hanno fonti
scritte certe, è nata a Verona.
Una tradizione che affonda le sue radici nel tardo
medioevo quando il Carnevale di Verona, il cui nome originale era “Bacanàl
del Gnoco”, presentava la figura di Tomaso Vico, medico del XVI
secolo, che lasciò nel suo testamento l’obbligo di distribuire annualmente alla
popolazione del quartiere di San Zeno, viveri ed alimenti come pane, burro e
farina.
L’ipotesi più accreditata però è quella legata ad eventi tragici provocati da una pesantissima carestia.
I cittadini dello storico Quartiere di San Zeno, assaltarono i forni alla
ricerca di pane e farina. A tranquillizzare il popolo pensò un gruppo di cittadini,
tra cui spiccava il ricco medico Tomaso da Vico, regalando provviste e viveri
alle famiglie più povere.
Ogni venerdì, appoggiati ad un tavolo in pietra, offrivano gnocchi fatti di
acqua e farina. La grande Pietra del Gnoco su cui veniva disposto il
banchetto,è ancora visibile davanti alla Basilica di San Zeno.
Nel suo testamento, Tomaso da Vico dispose che venisse organizzato una
volta l’anno un grande baccanale, durante il quale offrire alla popolazione del
quartiere di San Zeno, vino e cibo: in particolare gli gnocchi.
Da allora il venerdì venne chiamato Vendri Gnocolar e la rappresentazione del benefattore divenne la maschera del Papà del Gnoco.
Da allora il venerdì venne chiamato Vendri Gnocolar e la rappresentazione del benefattore divenne la maschera del Papà del Gnoco.
Il Papà del Gnoco è rappresentato come un anziano signore con
capelli e barba lunghi e bianchi; porta un buffo cappello rosso con tanti
sonagli a forma di gnocco e naturalmente impugna orgogliosamente uno scettro a
forma di forchetta con infilzato un grande gnocco.
lo storico quartiere di San Zeno ospita una grande festa durante la quale,
naturalmente, si offrono vino e gnocchi a tutti i cittadini.
Muitos
não sabem que a máscara do Carnaval mais antiga da Europa, dos quais temos
fontes escritas certas, nasceu em Verona.
Uma
tradição que tem suas raízes na baixa idade média quando o Carnaval de
Verona, cujo nome original era "Bacanàl del Gnoco",
apresentou a figura de Tomaso Vico, médico do século XVI, que deixou, no
próprio testamento, a obrigação de distribuir anualmente para a população do
distrito de San Zeno, comida e alimentos como pão, manteiga, farinha e
especilmente os nhoques.
Mas
a hipótese mais verdadeira, no entanto, é ligada a acontecimentos trágicos
causados por uma severa fome.
Os
cidadãos do distrito histórico de San Zeno, saquearam os fornos em busca de pão
e farinha. Para tranquilizar o povo, um grupo de cidadãos, incluindo o médico
rico Tomaso da Vico, doou suprimentos e alimentos para as famílias mais pobres.
Toda
sexta-feira, encostado a uma mesa de pedra, ofereceu bolinhos de massa feitos
de farinha e água. A grande Pedra del Gnoco , na qual era colocada a
comida, ainda pode ser vista na frente da Basílica de San Zeno.
A
partir daí, a sexta-feira foi chamada Venerdi Gnocolar e a
representação do benfeitor tornou-se a máscara de Papa del Gnoco.
O Papa
del Gnoco é representado como um homem velho com cabelo branco comprido e
barba; vestindo um vermelho chapéu engraçado com tantos chocalhos em forma de
nhoque e, claro orgulhosamente, segura um garfo em forma de ceptro com lanceado
um grande nhoque.
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